
Dolore pelvico cronico e osteopatia
In pillole: consigli per una corretta postura
Si definisce dolore pelvico cronico un dolore intermittente o continuo localizzato nel basso addome, pavimento pelvico e bacino che dura da 6 mesi o più e che può limitare le comuni attività quotidiane.
Il dolore pelvico cronico interessa maggiormente la popolazione femminile, colpendo dal 2 al 25% delle donne tra i 18 e i 50 anni, tuttavia anche gli uomini ne soffrono, seppur in percentuale minore.
I sintomi del dolore pelvico cronico
Il sintomo principale del dolore pelvico cronico è ovviamente il dolore, ma trattandosi di una condizione clinica complessa, il dolore viene associato a sintomi di varia natura che possono avere origine in parti diverse, come l’apparato urinario, l’apparato genitale, o l’apparato muscoloscheletrico.
Per le donne il dolore è spesso legato alla ciclicità mestruale.
Sintomi femminili:
- Dolore durante i rapporti sessuali;
- Difficoltà a urinare;
- Aumento della frequenza urinaria;
- Dolore vulvo-vaginale;
- Dolore al retto.
Sintomi maschili:
- Dolore perineale;
- Dolore durante o dopo l’eiaculazione;
- Dolore prostatico;
- Difficoltà a urinare;
- Dolore anale.
Possibili cause del dolore pelvico cronico
Il dolore pelvico cronico può avere diverse cause e nella maggior parte dei casi risulta difficile risalire all’origine del problema. Solitamente la diagnosi prevede innanzitutto l’esclusione di altre patologie come tumori o infezioni, per poi procedere con una ricerca più mirata.
La natura del dolore può essere ginecologica, vescicale, uretrale, prostatica, vascolare, osteo-muscolare o cutanea. A volte le cause scatenanti possono essere miste. Tra le cause ginecologiche più frequenti troviamo la dismenorrea (dolore mestruale) e l’endometriosi. Per gli uomini invece la causa più frequente è la prostatite cronica di tipo III.
Altre cause possono essere la sindrome dell’intestino irritabile o la cistite interstiziale.
Le manipolazioni e il lavoro in equipe
Dato che il dolore pelvico cronico può interessare diversi apparati, per la sua cura generalmente è necessario rivolgersi a vari professionisti in base ai sintomi riscontrati, come per esempio ginecologo, urologo o anche psicologo se il disagio è associato a traumi pregressi, per cui si può facilmente parlare di lavoro in equipe.
Tra gli specialisti a cui ci si può rivolgere c’è anche l’osteopata, particolarmente indicato per la tipologia di trattamento. Il trattamento osteopatico permette di approcciarsi al dolore pelvico cronico con manipolazioni non aggressive, con lo scopo di ripristinare il corretto equilibrio psicofisico.
L’osteopata può utilizzare tecniche esterne e/o interne (su autorizzazione del paziente). Le tecniche esterne prevedono manipolazioni fasciali per il rilassamento dei muscoli e dei tessuti e anche manipolazioni per mobilizzare bacino, osso sacro e coccige. Le tecniche interne possono essere utilizzate su vescica, uretra e pavimento pelvico.
Esercizi di riabilitazione e auto trattamento
Al termine del trattamento osteopatico, l’osteopata fornisce dei consigli per correggere la postura e altre eventuali abitudini scorrette che possono influenzare il dolore pelvico cronico.
Ci sono anche degli esercizi, detti esercizi di Kegel, che devono essere svolti in autonomia e servono per migliorare la tonicità della muscolatura del pavimento pelvico. Gli esercizi consistono in una serie di contrazioni e rilassamenti dove si lavora anche con il respiro.
Contatta un osteopata
Se presentate sintomi riconducibili al dolore pelvico cronico, non esitate a contattare un osteopata professionista utilizzando il modulo sottostante.

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