
Il dolore alla spalla e la sindrome da conflitto subacromiale
In Pillole: il dolore alla spalla e la sindrome da conflitto subacromiale è un problema molto serio che in certi casi può richiedere anche l’operazione chirurgica. Se cerchi un’alternativa alla comune fisioterapia troverai nel trattamento osteopatico un mezzo migliore per avere conforto da questo tipo di problema.
Il dolore alla spalla e la sindrome da conflitto subacromiale
Il dolore alla spalla è una condizione disfunzionale di alterato movimento che, protratta nel tempo, comporta un carico delle articolazioni e l’usura delle strutture cartilaginee/tendinee provocando molto dolore.
Cos’è la sindrome da conflitto subacromiale?
Quando l’arto superiore viene sollevato si verifica un restringimento fra la testa dell’omero e l’acromion dove scorrono i tendini della cuffia dei rotatori.
Nella ripetizione dei gesti della vita quotidiana l’aumento dell’attrito in questo spazio provoca fenomeni infiammatori delle strutture in esso contenute (impingement).
Questa situazione è definita sindrome da conflitto subacromiale; a lungo andare può portare alla comparsa di calcificazioni ossee molto dolorose e alla degenerazione tendinea fino alla rottura del tendine stesso.
Conflitto subacromiale: le cause
La causa della sindrome da conflitto subacromiale risiede nello squilibrio dei muscoli deputati ai movimenti della spalla.
I soggetti più colpiti sono uomini e donne over 50 che svolgono lavori o attività sportive che prevedono gesti ripetuti del braccio durante la giornata.
È proprio la ripetizione di determinati gesti lavorativi o atletici a provocare questo fenomeno.
Ci sono però anche altre cause che possono influire sullo spazio acromiale, favorendo l’insorgere dell’impingement:
- un acromion deformato che riduce lo spazio subacromiale in cui scorrono i tendini
- la presenza di un’infiammazione tendinea
- avere subito traumi pregressi nella zona interessata
- soffrire di borsite alla spalla
- soffrire di artrosi
- avere la tendenza alla formazione di osteofiti
Stabilite le cause, come si affronta il dolore alla spalla e la sindrome da conflitto subacromiale?
La terapia
Per cominciare sono necessari degli esami radiologici specifici.
Generalmente il medico di base per un dolore alla spalla prescrive una semplice lastra ma quest’ultima non è specifica e non mette in evidenza lo stato di salute dello spazio subacromiale ed eventualmente dei tendini.
In genere il miglior tipo di approccio consiste nell’effettuare una risonanza magnetica: attraverso la scansione della spalla è possibile verificare quanto questo spazio sia danneggiato e quanto sia in pericolo il tendine.
Può essere utile anche un’ecografia per valutare la reazione infiammatoria.
Il dolore alla spalla e la sindrome da conflitto subacromiale vengono generalmente affrontati con una fisioterapia conservativa, lavorando sui tessuti coinvolti con l’elevazione della testa dell’omerale ed insegnando al paziente una serie di movimenti adeguati per la spalla.
In caso di insuccesso delle pratiche fisioterapiche o di danni gravi ai tendini c’è l’opzione chirurgica, sperabilmente sempre da evitare ma necessaria in certi casi.
Esiste qualche altro approccio terapeutico efficace per il dolore alla spalla e la sindrome da conflitto subacromiale?
Approccio osteopatico
Secondo alcuni studi esiste un approccio anche migliore di quello fisioterapico per questa sindrome e cioè l’osteopatia.
Nei gruppi di studio si è evidenziata una riduzione statisticamente significativa del dolore e un miglioramento degli altri parametri delle scale, supportando l’ipotesi che il trattamento osteopatico sia da preferire a quello fisioterapico, almeno nel breve periodo.
In cosa consiste la terapia osteopatica?
Sostanzialmente vengono eseguite una serie di sedute dove il paziente viene visto nella sua globalità, quindi non soltanto per il problema della zona interessata: le tecniche si differenziano sempre a seconda della soggettività del paziente.
All’interno delle sedute terapeutiche vengono eseguiti trattamenti manipolativi di vario tipo in diverse zone del corpo, dalla spalla alla zona lombare fino al trattamento viscerale, allo scopo di riequilibrare i vari distretti coinvolti nei movimenti del nostro corpo.
Queste tecniche manipolative hanno dimostrato una buona efficacia sia in termini di tecniche di mobilità articolare sia per quanto riguarda le tecniche manuali sui tessuti molli.
Va sempre sottolineato che se la natura del problema deriva da una disfunzione prettamente anatomica ha sempre la precedenza il trattamento medico convenzionale.
Cerca la tua alternativa
Se hai problemi alla spalla e soffri della sindrome da conflitto subacromiale prova a cercare un’alternativa nell’osteopatia, potresti avere risultati insperati quando la fisioterapia convenzionale mostra i suoi limiti.
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